Nucleare di IV generazione

torri di refrigerazioneC'è un bell'articolo del professor Enrico Lorenzini su ilsole24ore.com che parla di centrali nucleari di IV generazione. Nell'articolo sono evidenziate le argomentazioni incoerenti, ben spalmate sui media, di chi vuole i reattori a fissione e di chi ripudia tout court tale tipo di tecnologia.
Secondo il professore un reattore di IV generazione è tale se soddisfa almeno otto punti fondamentali:
Nessuna emissione inquinante in atmosfera, e vita media a lungo termine (20 anni di funzionamento ininterrotto) con elevata efficienza di consumo del combustibile, e soprattutto devono minimizzare le scorie nucleari radioattive.

Il reattore non deve produrre emissioni in atmosfera ma il ciclo dell'uranio dall'estrazione allo stoccaggio delle scorie? Si può quantificare "minimizzare le scorie nucleari radioattive"?

Deve essere eliminata la necessità di prevedere un piano di emergenza in caso di incidente e quindi una intrinseca sicurezza nucleare. Ciò riguarda sia la sede del reattore, sia il trasporto del materiale nucleare, il suo uso e immagazzinamento.
Non venga dato luogo alla proliferazione nucleare di uso militare.

Qui la vedo dura, i militari sono storicamente legati a questo tipo di tecnologia.

Essere economicamente vantaggioso rispetto alle altre fonti di energia elettrica.
Ma come, non era scontato? Il reattore di IV generazione viene osannato sopratutto per questo motivo.
Il professore conclude con una frase del tutto condivisibile ma parecchio utopica:

In conclusione il processo è tutto da riavviare, ma senza fabulatori, bensì con esperti veri e indipendenti.

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