Il maggiordomo del Papa e Bruno Vespa

Tra i documenti che il maggiordomo del Papa avrebbe trafugato, c'è una storiella "curiosa" che Gianluigi Nuzzi racconta così:

Volevo evidenziare il flusso di denaro proveniente da tante personalità. Credo che il fatto che Bruno Vespa ceni a casa sua con il Segretario di Stato Tarcisio Bertone non sia un fatto proprio usuale. C'è un mondo, che non conosciamo, che dialoga con il Vaticano, un mondo di relazioni che è emblematico [...]. Mi piaceva e mi interessava il fatto che Vespa chiedesse un appuntamento a Papa Benedetto XVI nella stessa lettera in cui versa diecimila euro. Letta, Geronzi, Bisignani, sono tutti uomini che hanno ruotato in quel mondo, tutta quella rete relazionale e' stata un pezzo importante del potere politico ed economico in Italia ed era giusto raccontarlo. Vespa rappresenta un'interfaccia mediatica. Mi incuriosiva perché lui chiede un appuntamento con il Papa e c'è un'attenzione che normalmente, se lei scrive al Papa o a chi per lui, certo non le rivolgono, non valutano la sua lettera.

Dunque, "il maggiordomo del Papa e Bruno Vespa" si può leggere anche come "UN maggiordomo del Papa È Bruno Vespa". Poi i diecimila euro sembrano solo un presente usuale da allegare alla richiesta d'udienza.

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